Liceo Paolo Sarpi

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28/E FORA VETRO

Legno, ottone, vetro

210 x 210; h. 220

2/4 XIX secolo

Due colonnine isolanti in vetro ed un cilindro dello stesso materiale sono montati sopra una base rettangolare di legno lucidato, dotata di quattro piedini a cipolla. Una piastra rettangolare in ottone unisce tra loro le due colonnine e porta infissa al centro un’asta a punta, che termina appena sopra l’orlo di un cilindro in vetro, in corrispondenza del suo asse. Lungo tale asse è infissa un’altra asta, più corta della precedente, la cui punta è appena al di sotto dell’orlo del cilindro. Attaccando con del mastice una lastra di vetro al bordo del cilindro e facendo scoccare la scintilla, essa attraversa il vetro producendo un foro. Infatti, dato che il vetro è un cattivo conduttore, l’energia della scarica si trasforma tutta nell’energia meccanica sufficiente a produrre una rottura nel vetro o nella carta, come nell’apparecchio 29/E.

Questo strumento risulta essere stato fornito da Grasselli di Bergamo.

Riferimenti: LPSAS, CCLXXXV, Inventario 1871, n.278; LXV, Programmi 1854

 

29/E FORA CARTA

Ottone, vetro, metallo

d. 80; h. 200

2/4 XIX secolo

Un piedistallo cilindrico in ottone sorregge due punte metalliche isolate fra loro e affacciate, in modo che la loro distanza può essere variata allentando una vite di fissaggio; una scanalatura nella base consente di porre un cartoncino tra le punte. Collegando alle armature di una bottiglia di Leyda le punte dello strumento, fra di esse scocca una scintilla che rompe il cartoncino.

L’apparecchio risulta fornito da Grasselli di Bergamo.

 

30/E TERMOMETRO ELETTRICO DI KINNERSLEY

Ottone, vetro, metallo

d. 110; h. 390

3/4 XIX secolo

Un cilindro in vetro, chiuso alle estremità da tappi in ottone, appoggia su una base circolare dello stesso metallo. All’interno del cilindro, lungo il suo asse, si trovano due asticciole metalliche terminanti con una pallina; la distanza tra le due aste può essere regolata, dato che l’asta superiore scorre nel tappo di chiusura e termina con una palla in ottone. La parte inferiore del cilindro comunica, per mezzo di un manicotto laterale piegato a gomito, con un tubicino di vetro. Anche questo strumento dimostra gli effetti della scintilla nei cattivi conduttori (in questo caso l’aria). Se si introduce nel cilindro dell’acqua in modo che il suo livello sia appena al di sotto della sfera inferiore e si collegano le sfere alle armature di una bottiglia di Leyda, la scintilla produce una forte espansione dell’aria e l’acqua viene proiettata violentemente nel tubo laterale.

L’apparato che si ispira a quello ideato nel 1761 dal fisico Ebenezer Kinnersley (1711-1788), è stato acquistato nel 1867.

Riferimenti: LPSAS, CCLXXXV, Catalogo metodico, p.114, n.14

 

32/E UOVO ELETTRICO

Vetro, ottone

d. base: 100; h. 380

3/4 XIX secolo

L’apparecchio serve per mostrare gli effetti luminosi della scarica elettrica nell’aria rarefatta. Esso consiste di un globo di vetro, contenente due sfere metalliche collegate a due aste. Una delle asticciole è fissata alla base del globo, l’altra scorre nel tappo superiore per regolare la distanza fra le sfere. La parte inferiore del globo può essere collegata alla macchina pneumatica, mediante un ugello munito di rubinetto. L’esperienza deve essere condotta al buio; dopo avere fatto il vuoto nell’uovo elettrico, esso deve essere caricato ponendo l’asta superiore in contatto con il conduttore di una macchina elettrica. La luce violacea che illumina inizialmente il globo, a mano a mano che la pressione interna aumenta, diviene una scintilla bianca e brillante. I fenomeni luminosi variano al variare della pressione e del gas o dei vapori utilizzati.

L’apparecchio è stato acquistato da Dell’Acqua – Milano nel 1863.

Riferimenti: CCLXXXV, Catalogo metodico, p.114, n.12. CCLXXXV, Inventario 1871, n.274

 

33/E SPINTEROMETRO MICROMETRICO DI RIESS

Legno, vetro, ottone

385 x 140; h. 360

3/4 XIX secolo

Due colonnine in vetro sono montate su una base rettangolare in legno; una delle due colonne è fissa, l’altra è mobile su una guida metallica dotata di scala e può essere avvicinata alla prima per mezzo di un’asta ad essa collegata. La colonna fissa termina con una sfera d’ottone e la colonna mobile con un’asticciola dotata di una punta che può essere avvicinata alla sferetta per mezzo della rotazione di una vite micrometrica. La vite scorre su una scala orizzontale di 5 cm, sulla quale sono riportate le divisioni corrispondenti a 0,5 mm.

Collegando le sferette alle armature di una bottiglia di Leyda, caricata per mezzo di una macchina elettrostatica, fra la punta e la sferetta poste ad una data distanza scocca la scintilla, quando la differenza di potenziale ha raggiunto il valore esplosivo nell’aria. Il numero delle scintille e la loro lunghezza è proporzionale alla carica accumulata.

Lo strumento ideato dal fisico tedesco Peter Theophil Riess (1804-1883) è stato acquistato dal Tecnomasio – Milano nell’anno 1876–77 al prezzo di £ 75.

Riferimenti: LPSAS, LXIII, Conto delle spese, 22 giugno 1877.

 

34/E ECCITATORE UNIVERSALE DI HENLEY

Legno, metallo, vetro

300 x 120

3/4 XIX secolo

Su una base rettangolare in legno sorretta da quattro piedini torniti sono montate tre colonne; quelle laterali, di materiale isolante, sostengono due aste terminanti l’una con una punta e l’altra con una sferetta o con un piattello; la colonna centrale costituisce il piedistallo per un piattino in piombo. Collegando le due astine con una o più bottiglie di Leyda e regolando opportunamente la distanza tra le punte, fra di esse scocca una scintilla, che può essere sufficientemente intensa per fondere un sottile filo metallico, dimostrando gli effetti calorifici della scarica elettrica.

L’apparecchio, ideato dall’inglese William Henley, attivo negli anni 1760-70, è stato acquistato da Dell’Acqua – Milano.

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