Liceo Paolo Sarpi

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123E PENDOLO DI WALTENHOFEN

Metallo, legno

340 x140 x 540

4/4 XIX secolo

Fra le espansioni di una elettrocalamita può oscillare un pendolo, costituito da un’asta rigida che sostiene una piastra in rame pieno o a forma di pettine. Se, dopo aver fatto oscillare il pendolo, si immette corrente elettrica nell’elettrocalamita, il movimento del pendolo risulta smorzato per l’azione delle correnti indotte nella piastra. Lo smorzamento che si ha con la piastra a pettine è minore di quello che si verifica con la piastra piena, dato che in quest’ultima le correnti indotte sono di maggiore intensità e di conseguenza l’energia dissipata è maggiore.

Data di acquisto 1894.

 

124E DISCO DI RAME PER LE CORRENTI INDOTTE

Legno, rame, metallo

200 x 380; h. 400

1/4 XX secolo

L’apparecchio è costituito da un disco di rame, che può ruotare con poco attrito intorno ad un asse verticale; il disco è sostenuto da un braccio che può alzarsi ed abbassarsi lungo una colonna e che è collegato a un serrafili. L’asse del disco sorregge un cerchio di cartoncino leggero colorato da un lato di rosso e dall’altro di bianco. Un serrafili collegato ad una linguetta metallica può essere posizionato in modo che la linguetta tocchi il disco in diversi punti. Un’elettrocalamita costituita da due rocchetti montati su un perno può essere posizionata al di sotto del disco di rame e messa in rotazione mediante una macchina. Il movimento dell’elettrocalamita genera nel disco delle correnti indotte la cui interazione con il campo magnetico delle calamite costringe il disco a ruotare; la rotazione è evidenziata dal moto del piattello bianco e rosso.

 

129E DINAMO CON ANELLO DI PACINOTTI

Metallo, legno

Base: 540 x 430; h. 410

4/4 XIX secolo

L’apparecchio è costituito da un anello di Pacinotti, posto fra due elettrocalamite costituite da larghi rocchetti piani affacciati. Una puleggia dotata di una manovella può essere messa in rotazione manualmente, così da trasmettere il movimento all’indotto.

L’indotto, ideato nel 1861 dal fisico italiano Antonio Pacinotti (1841–1912), è costituito da un anello laminato di ferro sul quale sono avvolti un numero pari di gruppi di spire, in serie fra loro; ciascun gruppo è poi collegato ad un segmento di un cilindro metallico, il collettore, posto all’interno dell’anello e ad esso coassiale. L’asse orizzontale intorno al quale ruotano l’anello e il collettore è mantenuto lubrificato dall’olio che proviene attraverso due tubicini da un piccolo serbatoio posto sulla sommità dell’apparecchio. Due contatti striscianti in corrispondenza degli estremi di un diametro del collettore prelevano la corrente continua generata per effetto della rotazione dell’anello fra le espansioni della calamita.

 

130E DINAMO

Metallo, legno

Base: 500 x 300; h. 410

1/4 XX secolo

In questo modello di dinamo, l’indotto, a tamburo e dotato di collettore a dodici sezioni, è montato su un perno orizzontale ed è posto fra le espansioni di un elettromagnete fisso.

Il movimento rotatorio viene impresso all’indotto azionando manualmente un volante, collegato all’asse di rotazione del tamburo mediante una cinghia (mancante). La corrente prelevata al collettore alimenta il circuito collegato con una lampadina. Questa dinamo è reversibile e può fungere da motore elettrico.

Data di acquisto 1909.

Sede:

Piazza Rosate, 4 | 24129 Bergamo | Tel. 035 237476