Liceo Paolo Sarpi

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01F APPARATO DEI VASI COMUNICANTI

Vetro, ottone

300 x 160; h. 420

3/4 XIX secolo

L’apparato è costituito da una grosso vaso in vetro montato sopra una base circolare in ottone alla quale è fissato un braccio laterale in ottone, che regge tre tubi in vetro di forme diverse (uno rotto), in comunicazione con il vaso. Lo strumento serve ad illustrare il principio dei vasi comunicanti: versando acqua nel vaso grande, si osserva che il livello di equilibrio è lo stesso in tutti i recipienti, indipendentemente dalla forma del recipiente e quindi dalla quantità di liquido contenuto.

Risulta fornito da Giuseppe Allemano di Torino nel 1865

Riferimenti: LPSAS, LXIII,17 giugno 1865; Inventario 1871, n.412

15F SIFONE INTERMITTENTE

Vetro

d. 175; h. 280

3/4 XIX secolo

Un recipiente di vetro a forma di imbuto è chiuso nella parte inferiore da un tappo, nel quale è inserito un tubo ad anello che funge da sifone; esso è denominato anche Vaso di Tantalo. Si immette nell’imbuto dell’acqua attraverso un cannello di diametro inferiore rispetto al sifone; quando il livello nell’imbuto oltrepassa il gomito superiore del sifone, la differenza di pressione fra le due imboccature del sifone determina la fuoruscita dell’acqua dalla parte inferiore, che persiste fintanto che il livello nell’imbuto non scende al di sotto dell’imboccatura del sifone. Si ottiene un flusso intermittente e l’impossibilità di riempire il vaso, dato che il flusso di uscita, a causa della diversa portata dei tubi, è superiore al flusso di entrata.

Riferimenti: Catalogo metodico n. 13 p. 44.

16F SIFONE AD EFFLUSSO COSTANTE

Legno, vetro, metallo

200 x 200; h. 220 / 740

3/4 XIX secolo

Apparecchio che mantiene costante la differenza fra le altezze del liquido nei due rami del sifone e, di conseguenza, si mantiene costante la velocità di efflusso del liquido contenuto nel vaso.

Il sifone, che è sostenuto da una cordicella legata a un contrappeso, da un lato termina con un ugello metallico, dall’altro con un galleggiante che, appoggiandosi all’acqua contenuta nel recipiente, si abbassa a mano a mano che il livello diminuisce. Acquistato nel 1866.

Riferimenti: LPSAS, CCLXXXV, Catalogo metodico, n.28 p. 46.

48F PALLONE

Vetro, ottone

Capacità 7,4 l

2/4 XIX secolo

Pallone in vetro montato su una base circolare in ottone con ghiera e rubinetto, per determinare il peso dell’aria e di altri gas.

Riferimenti: LPSAS, CCLXXXV, Catalogo metodico, p.37 n.3.

65F APPARECCHIO PER L’ESPERIENZA DELLA PIOGGIA DI MERCURIO

Vetro, ottone, legno

d. 100; h. 640

4/4 XIX secolo

L’apparecchio è costituito da un tubo in vetro, chiuso nella parte superiore da un tappo in legno e dotato di un piede in ottone. Un condotto chiuso da un rubinetto mette in comunicazione l’interno del tubo con il piatto della pompa pneumatica. Mettendo dell’acqua al di sopra del tappo e facendo il vuoto all’interno del tubo, l’acqua, spinta dalla pressione atmosferica, attraversa le fibre del legno e cade sotto forma di finissima pioggia all’interno del tubo. Lo stesso fenomeno si verifica con il mercurio, se si sostituisce il tappo di legno con un contenitore opportuno il cui fondo è un disco di cuoio. Il mercurio attraversa il cuoio e cade sotto forma di minutissime goccioline all’interno del tubo.

Data di acquisto 1894.

Riferimenti: LPSAS, CCLXXXV, Inventario 1914, n.123.

73F POMPA DI GAY – LUSSAC

Ottone, ghisa, legno

490 x 370; h. 640

1/4 XX secolo

L’apparecchio è fissato ad un treppiede in ghisa, montato su una tavola in legno rettangolare; esso è composto da un cilindro in ottone, all’interno del quale scorre uno stantuffo collegato ad un’impugnatura. Due canaletti orizzontali, muniti di rubinetti, sboccano separatamente alla base del cilindro e sono chiusi all’interno ciascuno da una valvola, l’una apribile verso l’interno del corpo di tromba, l’altra verso l’esterno. L’apparecchio funziona sia da pompa di rarefazione, sia da pompa di compressione, ma anche come pompa per travasare un gas da un recipiente all’altro.

Data di acquisto 1913 – 14.

Riferimenti: LPS, Inventario 1950, n.120.

76F GASOMETRO

Latta verniciata, ottone

d. 200; h. 340

1/4 XX secolo

L’apparecchio era comunemente usato come serbatoio per il gas, illuminante o di altro tipo. Esso consiste di un cilindro metallico chiuso da un altro cilindro di sezione inferiore che scorre telescopicamente nel recipiente esterno. Manca il sistema di carrucole e contrappesi che equilibra il peso del coperchio. Due tubi collegati a due beccucci con relativi rubinetti scorrono sulla parete esterna del recipiente, penetrano all’interno e risalgono lungo l’asse centrale, fino alla sommità. Per poter immettere il gas attraverso il rubinetto, si riempie preventivamente il recipiente di acqua, in modo che ne esca l’aria, così che il gas vada ad occupare la camera che si crea al di sopra del livello dell’acqua, a mano a mano che il coperchio sale.

Data di acquisto 1905.

Riferimenti: LPSAS, CCLXXXV, Inventario 1888 Appendice p.77.

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