Ottone, legno
280 x 80 x 95; 350 x 140 x 160
Edelmann – München
1/4 XX secolo
Sul coperchio delle cassette di legno lucidato sono fissate due file di blocchetti in ottone, fra loro isolati, che però possono essere posti a contatto con l’introduzione di una chiave. Ciascun blocchetto è in contatto con il filo avvolto sopra un rocchetto di legno (in tutto sei) fissato alla parte inferiore del coperchio. Variando opportunamente la posizione delle chiavi di contatto, è possibile collegare fra loro più rocchetti, avendo così a disposizione una resistenza variabile come indica la serie di numeri posta a fianco dei blocchetti. Nella prima cassetta le resistenze variano da 10 a 1000 ohm, nella seconda da 0,1 a 400 ohm. Gli strumenti sono stati acquistati nel 1909 dal costruttore Max Thomas Edelmann (1845- 1913) di Monaco di Baviera.
Riferimenti: LPSAS, CCLXXXV, Inventario 1914, n. 582.
Costantana, ottone, Manganina, rame argentana, ferro, legno
240 x 100; 180 x 100; 200 x 200; 200 x 100; h. 100
1/4 XX secolo
Ogni coppia di resistenze è formata da due bobine di filo conduttore avvolte su cilindri di materiale isolante e appoggiati sopra una base di legno; i fili sono di diverso materiale e in particolare per la coppia 74/E: manganina e rame; per la coppia 75/E: ferro e ottone; per la coppia 76/E: argentana; per la coppia 77/E: costantana e bronzo. Nella coppia 73E una delle due bobine è di costantana, l’altra di ottone, di lunghezze e sezioni tali da avere una resistenza di 25 ohm.
Data di acquisto 1923.
Costantana, porcellana, marmo, ottone
200 x 130; h. 110
1/4 XX secolo
Resistenza di 50 ohm di filo di costantana, avvolto su un cilindro in porcellana, montato sopra una base rettangolare in marmo bianco, dotata di morsetti serrafili.
Dai documenti risulta essere un dono del prof. Annibale Benetti, docente della scuola dal 1888 al 1923.
Legno, ottone, metallo
1110 x 190; h. 110
Officine Galileo – Firenze
2/4 XX secolo
Sopra una tavola in legno di mogano lucidato di forma rettangolare sono fissate, lungo i lati corti, due placche angolari in ottone che, ad un’estremità, sono collegate ad un morsetto e, dall’altra, sono in contatto tra loro per mezzo di un filo conduttore lungo un metro, sovrapposto ad una scala graduata; un cursore a tasto montato sul reoforo consente ottenere da parte opposta del cursore, due resistenze variabili. Un’altra placca d’ottone è fissata di fronte al reoforo, sull’altro lato lungo della tavola e su di essa vi sono tre morsetti, due alle estremità e uno nel centro.
L’apparecchio serve per misurare il valore di una resistenza incognita. Sul cursore vi è un morsetto per il collegamento con il galvanometro; l’altro polo del galvanometro deve essere collegato al morsetto centrale della placca di ottone di fronte al reoforo; la resistenza nota e quella da determinare vanno collegate ciascuna ad una delle coppie dei restanti morsetti.
L’apparato riporta sulla base in legno la targhetta del fornitore ed è stato acquistato nel 1930.
Riferimenti: Eligio Perucca E. (1937). Guida pratica per esperienze didattiche di Fisica Sperimentale. Bologna: Zanichelli, p. 561.
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