Legno, ottone, carbone
150 x 70 x 120
4/4 XIX secolo
Questo tipo di microfono, inventato nel 1878 da David Hughes (1831–1900), sfrutta le variazioni della resistenza che si hanno nei punti di contatto di due conduttori, in questo caso pezzetti di carbone, quando tali punti vibrano. Esso è molto sensibile, in quanto rileva anche piccole vibrazioni che possono essere udite se si collega il microfono con una pila e un ricevitore telefonico.
Esso consiste di un fuso in carbone, montato in verticale fra due pezzetti dello stesso materiale, che sono fissati ad una tavoletta in legno e collegati a due serrafili; la tavoletta è montata sopra una cassetta di risonanza in legno avente i lati aperti.
Il microfono è stato acquistato dalla ditta Leybold’s Nachfolger di Colonia nel 1885.
Legno, metallo
80 x 170 x 200
1/4 XX secolo
Questo microfono è una variante del modello precedente ed è costituito da tre carboni montati in verticale. Sopra di essi una membrana di legno permette di amplificare le vibrazioni delle onde sonore.
Legno, metallo
180 x 95 x 100
4/4 XIX secolo
L’apparato è il modello dimostrativo di un trasmettitore o ricevitore del tipo ideato nel 1876 da Alexander Bell (1847–1922).
Esso consiste di una sbarra magnetizzata alla cui estremità è montata una bobina, collegata a due serrafili. Anteriormente alla bobina vi è una lamina d’acciaio che vibra quando è sollecitata dalle vibrazioni dell’aria, quindi dai suoni, e che produce nella sbarra delle variazioni del campo magnetico che, a loro volta, generano per induzione una corrente elettrica nella bobina.
Il ricevitore è stato acquistato nel 1885 da Leybold’s, Nachfolger di Colonia.
Legno
d. 90; h. 180
POUR LA FRANCE Téléphone
4/4 XIX secolo
L’apparecchio consiste di un trasmettitore e di un ricevitore di tipo Bell, racchiusi ciascuno in un involucro di legno e collegati fra loro da due fili rivestiti di cotone. I due apparecchi sono identici ed intercambiabili. La vibrazione della lamina in acciaio, dovuta al suono, si trasforma nel trasmettitore in una corrente elettrica che, attraverso la linea, giunge al ricevitore, determinando un fenomeno simmetrico rispetto a quanto è avvenuto nel trasmettitore: la corrente produce una variazione del campo magnetico della calamita che si traduce nella vibrazione della lamina metallica, ottenendo così la riproduzione dei suoni.
Il telefono è stato acquistato dal Tecnomasio di Milano nel 1878.
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